Scopri le caratteristiche del cappotto termico, di cosa è composto, quali i vantaggi e svantaggi di questo nuovo modo di migliorare l’isolamento termico delle nostre case

L’isolamento termico della casa, è influenzato da più fattori, e il cappotto termico è diventato oggi un elemento essenziale per rendere le case dei nostri clienti più confortevoli, ottenere un significativo risparmio in bolletta e ridurre l’impatto ambientale.

Il cappotto termico, detto anche isolamento a cappotto, è un rivestimento isolante applicato sulla parete esterna o interna di un edificio e serve ad evitare dispersioni termiche.

Oltre all’isolamento termico, i materiali impiegati per la realizzazione del cappotto termico offrono anche un isolamento acustico.

Tra i parametri fondamentali per la scelta di un cappotto sono la conducibilità e la trasmittanza.

La conduttività termica (o conducibilità termica), indicata con la lettera greca λ, rappresenta la capacità di un materiale di trasmettere calore. Minore è il suo valore, tanto migliore è il potere isolante del materiale.

La trasmittanza, indicata generalmente con la lettera U, rappresenta la quantità di calore che attraversa una struttura di un edificio (ad esempio una parete esterna) a causa della differenza di temperatura esistente tra i due estremi (interno ed esterno). Più basso è il suo valore, minori saranno le dispersioni termiche. Questo valore è importante per accedere alle detrazioni fiscali.

Cos’è il cappotto termico?

Il cappotto termico, detto anche isolamento a cappotto, è un rivestimento isolante applicato sulla parete esterna o interna di un edificio e serve ad evitare dispersioni termiche. Oltre all’isolamento termico, i materiali impiegati per la realizzazione del cappotto offrono anche un isolamento acustico.

Parametri fondamentali per un cappotto termico efficiente

Tra i parametri fondamentali per la scelta di un cappotto termico ci sono la conducibilità e la trasmittanza. La conducibilità termica (o conduttività termica), indicata con la lettera greca λ, rappresenta la capacità di un materiale di trasmettere calore. Minore è il suo valore, tanto migliore è il potere isolante del materiale. La trasmittanza, indicata generalmente con la lettera U, rappresenta la quantità di calore che attraversa una struttura di un edificio (ad esempio una parete esterna) a causa della differenza di temperatura esistente tra i due estremi (interno ed esterno). Più basso è il suo valore, minori saranno le dispersioni termiche. Questo valore è importante per accedere alle detrazioni fiscali.

Quali novità per il cappotto termico?

Novità in ambito cappotto termico Nel 2023 sono state introdotte diverse novità e incentivi per promuovere l’adozione del cappotto termico negli edifici:

  • Nuovi standard di efficienza energetica più stringenti a livello europeo, che richiedono l’installazione di cappotti con prestazioni isolanti elevate.
  • Potenziamento degli incentivi fiscali nazionali, come il Superbonus 110%, per rendere più accessibili gli interventi di isolamento a cappotto.
  • Sviluppo di nuovi materiali isolanti ancora più performanti e sostenibili, come quelli a base di fibre naturali.
  • Sperimentazione di soluzioni ibride che integrano il cappotto termico con sistemi di generazione di energia rinnovabile.

Cappotto termico: pro e contro

Il cappotto termico, noto anche come isolamento termico, è una soluzione sempre più diffusa per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Sebbene presenti numerosi vantaggi, ci sono anche alcuni aspetti negativi da considerare.

Vantaggi del Cappotto termico

  • Riduzione dei Consumi Energetici: Un cappotto termico efficiente riduce i consumi energetici sia per il riscaldamento invernale che per il raffrescamento estivo, portando a significativi risparmi in bolletta.

  • Miglior Comfort Abitativo: Una buona coibentazione termica garantisce un comfort abitativo superiore, mantenendo la temperatura interna costante e riducendo le variazioni termiche.

  • Miglioramento della Classe Energetica: L’installazione di un cappotto termico può migliorare la classe energetica dell’abitazione, rendendola più efficiente e sostenibile.

  • Rivalutazione dell’Immobile: Un’abitazione che passa a una classe energetica superiore grazie all’isolamento termico vede aumentare il proprio valore di mercato, risultando più attraente per potenziali acquirenti.

Svantaggi del Cappotto termico

  • Costo Elevato dell’Investimento Iniziale: L’installazione di un cappotto termico richiede un investimento considerevole. Tuttavia, questo costo iniziale può essere ammortizzato nel tempo grazie ai risparmi energetici e alle detrazioni fiscali disponibili.

  • Limitazioni alle Modifiche Strutturali: Dopo l’installazione, effettuare modifiche alle pareti può compromettere l’integrità del cappotto termico, creando punti di debolezza e riducendo l’efficacia dell’isolamento.

Quali materiali scegliere per il cappotto termico?

La scelta del materiale per il cappotto termico rappresenta un aspetto molto importante in quanto esso deve basarsi non solo su questioni economiche ma, soprattutto, sulla qualità. I materiali isolanti in commercio possono essere di origine diversa: naturale, sintetica e minerale.

Tra i materiali isolanti naturali troviamo:

  • i pannelli in fibra di legno;
  • il sughero;
  • la cellulosa;
  • la lana di pecora.

Questa tipologia assicura un buon isolamento termico, una lunga durata ma costi più elevati in quanto si tratta di prodotti rinnovabili ed ecosostenibili.

I materiali isolanti sintetici, invece, si distinguono in:

  • polistirene espanso sintetizzato (EPS);
  • polistirene estruso (XPS);

Sono tra i più diffusi e tra i più economici, impermeabili all’acqua e richiedono spessori bassi.

Infine, tra i materiali isolanti minerali abbiamo:

  • la lana di roccia;
  • la lana di vetro;
  • il calcio-silicato;
  • l’aerogel.

Questi sono molto utilizzati perché offrono un ottimo livello di isolamento, garantiscono alte prestazioni in presenza di umidità, sono traspiranti, resistenti alle muffe e durevoli.  Di contro, invece, sono più costosi e richiedono una maggiore attenzione nella posa poiché le sostanze contenute possono risultare nocive se a contatto con la pelle.

Cappotto termico interno: materiali isolanti, vantaggi e svantaggi per risparmio energetico

Il cappotto termico interno o isolamento termico interno è una soluzione di efficientamento energetico che prevede l’installazione di pannelli isolanti direttamente sulla superficie interna delle pareti di un’abitazione.

La realizzazione dell’isolamento a cappotto interno rappresenta un’opzione vantaggiosa quando esistono vincoli relativi alla modifica delle facciate dell’edificio (ad esempio vincoli condominiali) oppure quando l’abitazione è situata in zone urbane dove non è possibile allestire ponteggi ed impalcature per un isolamento termico a cappotto esterno.

I principali vantaggi del cappotto termico interno sono:

  • Tempi di installazione brevi
  • Prezzi più convenienti rispetto al cappotto esterno
  • Possibilità di isolare termicamente singoli appartamenti

Gli svantaggi dell’isolamento interno invece, possiamo riassumerli così:

  • Riduzione dello spazio abitabile interno
  • Applicazione difficile in alcune aree (dietro mobili o in cucina)
  • Minore efficienza isolante rispetto al cappotto esterno
  • Maggiori ponti termici e discontinuità

I materiali isolanti preferiti per realizzare il cappotto termico interno sono generalmente quelli atossici, traspiranti e con buone proprietà isolanti termiche come i pannelli in fibra di legno, silicato di calcio e sughero.

Cappotto termico esterno: materiali isolanti, vantaggi e svantaggi per risparmio energetico

L’isolamento termico a cappotto esterno è un rivestimento isolante in materiali coibenti applicato esternamente sulla superficie muraria dell’edificio. Questo sistema di isolamento termico a cappotto rappresenta una delle soluzioni più efficienti per il risparmio energetico e la riduzione dei costi di riscaldamento in casa.

I materiali isolanti comunemente impiegati per realizzare il cappotto termico esterno su pareti e facciate sono principalmente il polistirene espanso sinterizzato (EPS), il polistirene estruso (XPS), il poliuretano espanso e la lana di roccia alta densità. Esistono anche altri materiali coibenti alternativi come fibre di legno, aerogel, sughero e pannelli in fibra di cellulosa.

I principali vantaggi offerti dall’isolamento termico a cappotto esterno riguardano: l’eliminazione dei ponti termici, la protezione da infiltrazioni d’acqua e formazione di muffe, una maggiore resa energetica e risparmio sui costi di riscaldamento rispetto all’isolamento a cappotto interno.

Tra gli svantaggi del cappotto termico esterno figurano: i costi d’installazione elevati, tempistiche di realizzazione relativamente lunghe e l’impatto estetico sulla facciata esterna dell’edificio.

Lo spessore ottimale del cappotto termico da applicare esternamente oscilla solitamente tra un minimo di 6-8 cm fino a oltre 12-14 cm, a seconda della zona climatica di riferimento e della stratigrafia muraria preesistente.

La durata stimata di un cappotto termico esterno installato a regola d’arte può arrivare fino a 40-50 anni prima di richiedere interventi di manutenzione straordinaria, garantendo un elevato isolamento termico prolungato nel tempo.

Siamo convinti che il cappotto termico offra notevoli benefici in termini di risparmio energetico, miglioramento del comfort abitativo e aumento del valore dell’immobile. Ad ogni modo, è essenziale considerare il costo iniziale e le eventuali limitazioni future alle modifiche strutturali. Valutare attentamente i pro e i contro del cappotto termico permetterà di prendere una decisione informata e ottimizzare l’efficienza energetica della propria abitazione. Il nostro team di esperti è pronto a darti tutte le valutazioni del caso e a supportarti in ogni fase del progetto.

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